Questo post inizia al paragrafo cinque.
Se non fossi nato ad agosto, non mi sarebbe mai venuta in mente questa burloneria. L'abitudine a passare i miei compleanni in una condizione di quasi dimenticanza, causa vacanze estive, viaggi, assenze ingiustificate, mi ha costretto, col passare degli anni, a svalutare il senso della data. Il compleanno. Niente di meglio da festeggiare: prima di tutto perché sei ancora vivo, nonostante l'ultimo anno; secondo poi perché festeggiandolo ricevi dei regali; terzo, in quel giorno sei tu al centro dell'attenzione, al centro delle foto con la torta, al centro del brindisi, al centro. Piaceri che a me non sono concessi. A parte il primo, evidentemente, che senza di quello non scriverei. I regali non li ricevo neanche più dai pochi che me li facevano perché, stanco di fare durante l'anno molti più regali di quanti ne ricevessi, io per primo ho smesso di fare regali: sono fuori da tutti i giri di scambi di regali per la mia avarizia: lo ammetto e lo rivendico. Ma persino il piacere egocentrico mi è stato negato: perché capita che si era in così pochi a festeggiare che alla fine con altre due o tre persone nate lo stesso giorno ci si univa e si faceva un'unica decente festa. In cui almeno la metà della gente non ti conosceva o comunque non era lì per te. Diciamo che, uomo di poche aspettative, quel primo piacere, l'essere ancora vivo, me lo faccio bastare e avanzare.
Ma non è questo il punto. Non è un post sulla tristezza del giorno del mio compleanno (l'ultimo l'ho passato a guardare Apocalypse Now). Quello era solo uno sfogo, una lacrima che è uscita mentre cominciavo a raccontarvi di una burloneria che ho fatto diverse volte.
C'era una volta sor facebook che quando ti ci iscrivevi ti chiedeva tutti li cazzi tua. E tu, glieli davi, senza problemi, che non ci stavi manco tanto a pensà. Poi per un giorno, che ti gira un po' più di là che di qua, ti dici che qualcosa gli si può, e deve, nascondere – se fosse possibile! Ma non è neanche questo il punto.
Il punto è che vedendo tutta quella gente che si faceva tanti auguri su facebook, e rosicando perché io al mio compleanno nessuno ci pensa, io mi sono detto: ma perché non fargli sto scherzetto di mettermi una data diversa? Allora, siccome sono un uomo di poche aspettative, ho modificato le informazioni del mio profilo e sono nato lo stesso giorno di cristonostrosignore. Tanti tanti auguri da parte di tanti. Poi, non contento e decidendo che cristonostrosignore è una comparazione di cui la mia persona non è degna, decisi di nascere qualche giorno dopo, alla befana. Ancora tanti tanti altri auguri e pure gente che me li aveva già fatti due settimane prima. Che burlone!
Ma il punto non è nemmeno questo... qual era? Ah sì! Ecco: è che poi mi è venuto di fare un altro scherzetto ai miei amici, che ai tempi si faceva tutti a gara a chi scriveva lo stato più bello e faceva più ilike. E allora mi son messo a scrivere di tanto in tanto delle citazioni, tutte false, alcune belle, altre non riuscite, qualcuna scherzosa. In tanti, forse anche tu che leggi, ci sono cascati e gli son piaciute.
E adesso, se siete riusciti a leggere questo post così mal scritto, godetevi questa sfilza di insulsi aforismi:
“La saggezza è Ironia, la consapevolezza dello scarto che esiste tra quel che è e quel che dovrebbe essere.” L. Pirandello
“L'alcol provoca insonnia.” U. Veronesi
“Che il sonno si collochi ai confini della vita lo dimostrano le posture che i più assumono tra le lenzuola: una è quella dei morti nel feretro; l'altra, quella dei non ancora nati.” Edgar Allan Poe
“Per ogni buon maestro il problema è insegnare ai buoni a difendersi dai cattivi, pur sapendo che dote necessaria per difendersi dai cattivi è la cattiveria stessa.” Marco Fabio Quintiliano
“Non esiste alcun giornalista in grado di dire cose vere. Tutt'al più possiamo riuscire ad essere degli ottimi inventori di notizie reali.” I. Montanelli
“Non ho mai amato gli psicofarmaci. Due o tre bicchieri di buon vino rosso, produzione propria, prima di andare a letto: così ho curato la mia insonnia.” Albano Carrisi
“Era come Sisifo. Ogni giorno riordinava a fatica lo spirito, la casa, la sua vita. Ma il crepuscolo irrompeva puntuale e quel masso di saggia moderazione scivolava di nuovo giù, nello scuro precipizio della notte.” O. Wilde
“Ammettiamo il caso che i revisionisti abbiano storicamente ragione e ci accorgiamo, d'un colpo, del nostro errore. [...] La società dovrebbe comunque continuare a reprimerli, poiché la nuova Europa non può negare la narrazione tragica da cui sorge. La shoah è, in un certo senso, il nostro mito fondativo.” C. Lévi-Strauss
“Certo, il femminismo, l'emancipazione e la parità dei sessi. Ma adesso mia moglie cucina solo quattro salti in padella findus e mi obbliga a lavare i piatti. E se azzardo il confronto con mia madre, non entro in camera da letto per almeno tre giorni.” Pino Daniele
“Si riconosce il generoso non da quanto offre, ma da come riceve: senza ipocrisie e convenevoli, non bada al prezzo di quel che prende.” Montaigne
“L'uomo moderno è un amalgama di contraddizioni. Dice con convinzione e sincerità l'esatto contrario di quello che, altrettanto convintamente e sinceramente, fa ed opera ogni giorno. È un esuberante e un perverso, ma a suo modo anche santo e contemplativo.” I. Calvino
“Tra due culture e tra due epoche, persero la fede e gli antichi valori. Poi reinventarono la loro ritualità, collettiva e personale. Sorse un nuovo Racconto, di cui il Bosforo, col suo eterno essere crisi e legame tra due mondi, era il mitico protagonista.” O. Pamuk
Nessun commento:
Posta un commento