Se io fossi il Ministro
dello Stato Sociale o del Welfare, come si dice da un po' di tempo,
farei una legge a favore dei genitori e dei figli. I figli, infatti,
non sono dei sacchi di patate che, a lasciarli a casa o a scuola
tutto il giorno, tutt'al più nasce qualche rametto bianco. I figli
sono qualcosa di serio, che richiede tempo e responsabilità. Quello
che mi chiedo è: se non ci sono nonni, zii, cugini, amici,
baby-sitter, tate, tante, nutrici, nutrie, cagnolini o scoiattoli che
possono prendersi cura dei bambini, con chi restano questi ultimi
mentre tutti e due i genitori lavorano? Chi li porta all'asilo, ops!,
alla scuola dell'infanzia, al nido, in questo o in quest'altro posto?
E chi li va a riprendere? Li lasciamo lì per strada? Chiediamo alla
maestra di portarli a casa con lei e li passiamo a prendere la sera
alle 9 quando finiamo di lavorare? Io direi di no, mamma e papà sono
mamma e papà, la maestra è la maestra. Quindi, sentite un po' che
cosa proporrei in questa prima puntata della nuova fantapolitica: che
tutte le coppie con figli in cui entrambi i genitori sono lavoratori
abbiano diritto a una riduzione retribuita della giornata lavorativa.
Per esempio direi che uno dei due genitori, che sia il maschietto o
la femminuccia, può lavorare un'ora in meno al giorno quando il o i
figli(o) ha(nno) meno di 5 anni ed essere pagato, per quell'ora,
all'80%. Per chi avesse bisogno di una seconda ora di riduzione
dell'orario, questa seconda ora io gliela pagherei al 70%. Una terza?
Io la pagherei al 50%. Una quarta? No, una quarta forse no...
Ma chi le paga queste
ore? Già, chi deve prendersi il carico di spesare un tempo non
lavorativo e che viene dedicato alla cura dei bambini? L'azienda? Il
padrone? Non è detto che sempre ce la faccia e non sono neanche
sicuro che sarebbe del tutto giusto. Certo, un contributo dovrebbe
darlo: se un suo lavoratore/trice riesce ad educare adeguatamente i
suoi figli, non è vantaggioso anche per lui o per chi lo circonda?
Che ci siano bambini che crescono bene, sani, educati ed intelligenti
è un bene per tutta la società, non solo per i genitori. Io,
quindi, direi che tutta la società deve occuparsene. E che tutta la
società deve prendersene carico. In che modo? Grazie allo stato, che
sia uno stato sociale. Ecco, se io fossi il Ministro, direi che lo
Stato Sociale dovrebbe prendersi cura dei bambini che nascono e
aiutare i genitori ad occuparsene. Pensate come si riempirebbero di
bambini le nostre strade...
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